Barcolana da sballo con Monique Van der Vorst e le Stelle!

Trieste. Sono passati solo 2 giorni dalla domenica storica, quella che ha visto le Stelle Olimpiche 27e assolute e quinte nella categoria 1!

Allenamento. ph. Graziella Miletti

Un weekend ricco di emozioni! Venerdì ho accolto Monique Van der Vorst all’aeroporto di Venezia e poi siamo andate ad esplorare la città.  L’atleta paralizzata dall’età di 13 anni, lo è rimasta per altri 13, finchè dopo altri incidenti stradali ha riacquisito l’uso delle gambe. Alcuni parlano di miracolo, resta sicuramente un caso inspiegato ai medici, ma per Monique …un dono ricevuto. E’ olandese, si allena 5 ore al giorno, studia ad Amsterdam Scienze Motorie, parla perfettamente l’inglese, splende del suo sorriso naturale. Suo padre è un pò velista e la gelosia che lei partecipi alla regata è notevole anche perchè è la prima volta che Monique si avvicina a questo sport.

Monique Van der Vorst. Ph. Graziella Miletti

Ho cercato di capire la sua forza: segue il suo cuore, agisce con determinazione, accetta con il medesimo sorriso le gioie e le avversità che la vita le fa arrivare. Naturale nell’espressione e nei comportamenti, nulla di costruito, nè artefatto, si lascia condurre nelle calli, sotto la pioggia battente, nel freddo delle prime raffiche autunnali. Sale sul Ponte di Rialto, ammira estasiata i vetri di Murano e cerca una figura umana atletica. Troviamo solo “Gli Innamorati”, quelli però non li vuole. Compra una lumaca e chiede:” Ora sono una lumaca però diventerò un leopardo, non è che avete una scultura in vetro con un animale veloce?”

Racconta le sue gare in Handbike, le sue due medaglie d’argento a Pechino nelle paraolimpiadi, il suo Ironman alle Hawaii assieme ai normodotati, mi mostra le due diverse biciclette che ha usato… Si stanca di raccontare la sua stessa storia mille volte, vorrebbe che la gente andasse sul suo sito e leggesse direttamente. Nei video è sempre sorridente sia da disabile sia ora!

Ha ancora difficoltà a correre 50m, del resto ha ricominciato a camminare da novembre 2010, solo 11 mesi fa. Nelle ultime due settimane ha aumentato i pesi negli esercizi per lo squat da 35kg a 70kg.

Grazie a Matteo Vianello e a VentodiVenezia, dell’Isola della Certosa, Monique ha visitato per la prima volta la città di Venezia.

Sabato 8 ottobre usciamo in allenamento con White Goose, la veloce imbarcazione messaci a disposizione da Duvetica. Monique regola la randa, voglio stia vicina al timone, così posso spiegarle più cose. E’ molto intelligente e apprende subito. E’ avida di conoscenza, dice di aver studiato all’ospedale come ascoltare le persone. Le spiego come portare il carrello della randa e come funzionano i filetti sulla balumina. Detto fatto: domenica in regata mi inizia a spiegare ciò che sta facendo!  

In regata si diverte quando la barca sbanda, le spiego direttamente i vocaboli in italiano, ci metteremmo troppo tempo a comunicare in due lingue. A prua c’è la spagnola Laia Tutzo e anche lei capisce bene l’italiano!

Come sempre a bordo c’è un clima da favola! Irreale e mai percepito su altre barche. Le atlete lavorano nei loro ruoli senza risparmiarsi. Mettiamo Gabriella Paruzzi al winch della tuga. Durante il primo lato bisogna lavorare molto con lo spy asimmetrico. Ad un certo punto, constata: ” E’ faticoso!”. Dal pozzetto le arriva un suggerimento:” Gira nell’altro senso!!!”. Risata generale e Gabriella sorridente:” Potevate dirmelo quando rientravamo in porto!”. Karen Putzer alle drizze si è ambientata subito. All’arrivo chiede:” Quando si parte per la seconda manche?”

Alessia Pieretti del Pentathlon è vestita come l’omino Michelin ma ancora non basta, sente freddo e dopo il freddo la pipì. Le valvole dal bagno sono chiuse,  e per aprirle ci vuole l’Incredibile Ulk…niente pipì fino all’arrivo.

Laia a prua è una sicurezza, un marinaio senza parola, nel senso… può rimanere in silenzio e lavorare a testa bassa per ore, senza ordini, lei esegue maniacalmente le manovre senza perdere il ritmo frenetico. Contribuisce alla visione del campo di regata e da prua coordina l’equipaggio.

Noemi Batki è ormai la veterana del gruppo, solo 23 anni ma già un titolo Europeo nei tuffi – piattaforma 10m lo scorso 2010- carta vincente che le ha permesso di qualificarsi per Londra 2012. In barca Noemi è a suo agio anche se il mal di mare è sempre in agguato… resiste e non si lamenta!

Giulia è influenzata da … ormai una settimana, ma prosegue la sua battaglia con 39 di febbre. In barca sa fare tutto e dal pozzetto gestisce e manovra con determinazione. Al rientro in porto ritorna mamma, e porta subito a bordo la mascotte del gruppo: Gabriele 16 mesi, biondo e ….gioioso!

Domenica sera tutto l’equipaggio parte.. ritornano a casa anche i magnifici ospiti: Sergio, Stefania, Paola, Enrico, Giancarlo e Francesco. A Trieste restiamo in tre: Alessia, Monique ed io. Guido la mia Marea e salgo verso l’Obelisco, da li vediamo Trieste come fossimo sull’elicottero. A metà di Via Bonomea ci fermiamo per guardare il tramonto, scendiamo a piedi …ultime foto delle 7pm, il cielo giallo fuoco, risaliamo di corsa, una salita pazzesca …del 25%, ma correre in salita tutte e tre abbracciate  ci sembra più facile.