Giacomo De Stefano – Man on the River

Danubio, 2 settembre 2011- Giacomo sta percorrendo un viaggio di 5200 km sui fiumi d’Europa, da Londra a Istanbul. Lo fa con la barca di legno navigando a vela e a remi.

Apriamo il suo sito o lo intervistiamo?

Prima l’intervista! 🙂

Che tipo di vita fai?

Molto bella e dura. Lavoro e viaggio moltissimo, soprattutto in treno bicicletta e barca a remi e vela per organizzare i miei progetti che sono sempre, dal 2006, dedicati all’acqua ed alla sua protezione. Alle culture che vivono grazie all’acqua, alla vita che l’acqua ci permette. Insomma vivo per l’acqua.

Cosa hai imparato dallo studio e cosa dalla vita?

La bellezza dall’arte e dalla scuola, il rispetto ed il lavoro dalla vita. La bellezza salverà il mondo, diceva qualcuno.

Perché lo fai e cosa cerchi? Riesci a descrivere in poche righe la tua impresa?

Impresa è un termine che in fondo non amo anche se comprendo che può sembrare tale fare tanti chilometri a remi e a vela lungo i fiumi. Vorrei imparare, per prima cosa e poi condividere pensieri ed azioni mirate per valorizzare e proteggere i fiumi e l’acqua. E tutto ciò che è legato ad essa.

Ci sono persone a cui ti ispiri o sei tu un esempio per il mondo?

Tantissime. Impossibile citarle tutte. Bernard Moitessier, Cristo (senza la chiesa intorno, quella dei “religiosi” ladroni, di un dio astioso e vendicativo, non quella che ama aiuta e rispetta), Gino Strada, Larissa Nevierov, anche se non ti conosco personalmente, (ma hai gli occhi buoni…. e la bontà è la più alta forma d’intelligenza) e tutti coloro che pensano bene e agiscono di conseguenza con rispetto per tutto e tutti su questo pianeta. Per quanto mi riguarda  aspetterei a dirlo e soprattutto non chiederlo a me. Io ci provo con tutto me stesso.

Grazie e… alla prossima!