Old friends in Estonia!
Lestonia, come l’ha chiamata la mia amica Luisa è una bella terra, bel mare e fin’ora bel vento…….. ma un pò freddo (12°C quando c’è il sole)! Domani cominciamo le regate dell’Europeo standard e radial, due campi vicini. Più vicno al circolo, il campo maschile poi, più a nord, quello delle ragazze.
Una delle cose più belle per un allenatore è vedere i propri atleti vincere, poi però c’è anche il piacere dato dal viaggio, dalla nuova esperienza ma anche dal rivedere vecchi amici. Così dopo anni ci si rincontra. Maria Vlachou, la mia migliore amica greca, ancora regata. Si deve risalire al lontano 1991, quando a Porto Carras vinse il campionato mondiale e poi … ci siamo allenate insieme prima di Sydney, a Monfalcone, a Hyeres e a Palamos . Poi c’è la finlandese Sari Multala, famosa quanto Josefa Idem in Italia, un mito, molti titoli mondiali, 2 Olimpiadi, ma nessuna medaglia purtroppo, anche se la sua carriera è punteggiata di vittorie.
Grande è stata la sorpresa nel rivedere il mio vecchio allenatore di Sydney: Michael Lundh, classe ’72, svedese, biondo, alto, occhi azzurri, un bimbo di 4 anni. E’ stato il mio miglior preparatore in vista delle Olimpiadi, mi ha lasciato un impronta indelebile sul modo di affrontare le sfide difficili. Organizzazione e metodo, i due tasti vincenti su cui puntare. E’ stata un impresa tutta in salita per noi, ma arrivare 8° al mondiale 2000 di Bahia (BRA) e riconfermare 8° alle Olimpiadi senza poter avere lui come allenatore, è stato possibile. Le sue eperienze sportive spaziano da classi olimpiche a barche grandi: Admirals, Fastnet, Sardinia, Withbread around the world race 97-98, Volvo ocean race 2001-2002, Nosptop race around the world 2001…. a me basta così per capire che è un regatante di prestigio, ma per me un grande allentore. Aveva previsto che l’Italia avrebbe vinto due medaglie alle Olimpiadi di Sydney con i due fuoriclasse Sensini e Devoti.
Mladem Makianich, un altro super regatante della classe Laser, campione croato, ingegnere, ora giudice di regata. Anch’esso viaggia in un mondo parallelo, dove vale il rincontrarsi, il rivivere le vecchie amicizie. Lui era stato il nostro compagno di viaggio quando era scoppiata la guerra dei Balcani. Eravamo in Grecia, a Porto Carras e Mladem non poteva più ritornare a casa via strada (com’era venuto assieme al suo amico ufficiale dell’esercito e regatante sul Radial) così io e mio fratello decidemmo di portarli in Italia, ad Ancona, con la nostra auto! Poi da Trieste oltrepassarono il confine con la bicicletta e ritornarono a Spalato!