Si vive d’emozioni!

Penso e ripenso che è stato bellissimo andare a Largs con gli juniores. Ho dato il 200% ed ogni ragazzo si è impegnato al 200% così, eravamo un gruppo di energie e sinergie senza uguali. Questo è uno dei motivi che ha fatto vincere il team.

Fin dal 14 luglio,  giorno in cui Macrino mi aveva chiesto di trovare un gommone per Coach Franco e Cristiano Panada, ho capito che saremmo stati in molti italiani a Largs e tutti con una grande voglia di stare bene, divertirci e fare stare bene i ragazzi.

5 allenatori hanno agito contemporaneamente  per riuscire a dare un aiuto a tutti i 20 atleti presenti sui due campi di regata: più a nord quello femminile, più a sud quello maschile. Traini, acqua, panini, consigli e discussioni sono state fatte spesso assieme.

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Grande Giovanni!

Italia Cup a Gravedona, Lario 26-29 giugno. Tre giorni di grande vela, per la regata nazionale Laser dove i regatanti si sono dovuti confrontare con la “Breva”, tipico vento da sud, che ha soffiato anche oltre i 20kts, durante tutte le sei prove disputate. Condizioni dure per i giovani atleti divisi in tre categorie:  60 standard (classe Olimpica esclusiva per i maschi), in cui si è visto il rientro del medagliato di Pechino Diego Romero, 99 radial (classe Olimpica femminile, ma in questo caso solo 20 erano le donne) e 123 Laser 4.7 (categoria dedicata ai giovanissimi, maschile e femminile).

Guardando le classifiche mi meraviglia positivamente  Giovanni Coccoluto, nel Laser radial: 5 primi ed un ocs.

 

Qualcuno dice:” E’ un fenomeno!” Si effettivamente lo è. Ha vinto la nazionale di Salerno con tutti primi, la regata di Europa Cup a Torbole ed ora anche Gravedona. In realtà guardando come si muove in barca, come parla, si vede un ragazzo che si è allenato duramente. Lo scorso novembre 2009 ho chiamato Casa Coccoluto, per invitarlo a partecipare al raduno laser radial femminile FIV a Monfalcone. Mi ha risposto la mamma, candidamente :” Non c’è, è in mare ad allenarsi, ma verrà volentieri”.

La mia considerazione è che effettivamente sia un grande appassionato di vela, per la voglia che ha …di mare, di sale, …di far fatica. Da solo, dopo scuola, uscire in barca, con tutte le condizioni è già un  traguardo molto elevato che vorremmo tutti i nostri laseristi lo perseguissero.

Andiamo a vedere un grandissimo dello sport, un mito della pallacanestro, Michael Jordan, anche di lui si dice: ” Un talento”, ma forse sono solo scuse di chi non si è allenato quanto lui, da solo a fine allenamento, ancora a tirare a canestro. I suoi record sono memorabili: una media di 30,12 punti a partita nella regular season NBA, ottimo realizzatore, ma anche difensore, un giocatore completo, uno che ha sudato per arrivare dove è arrivato, nell’Olimpo!

“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi dalla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i mei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto!”

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Se (lettera al figlio)

Con questa lettera, datata 1910, Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling

Tratto dall’Area Poesie Indimenticabili